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Da italiano del profondo Sud (sono della Calabria, la regione più povera d'Italia), approfitto di questo interessante articolo per fare alcune riflessioni personali.

Capisco perfettamente la sensazione di disapprovazione che si può provare quando ci si sente ripetere dagli stranieri che in Italia viviamo tutti la "dolce vita", spensierati e senza alcun tipo di problema, e ammetto di aver provato più di una volta un certo fastidio per questa narrazione distorta quando di problemi ne abbiamo parecchi anche noi.

Tuttavia, come spesso accade in Italia, i dibattiti si polarizzano molto facilmente, e anche questo caso non fa eccezione, procedendo ad una contro-narrazione della realtà che è almeno tanto erronea quanto la precedente.

Ad esempio, in questo articolo si sostiene che non c'è niente di "dolce" nell'avere "gli stipendi più bassi d'Europa". Ma anche questo è un falso mito, nato da uno strano concetto di "Europa" che considera il continente come rappresentato quasi esclusivamente dalla Germania e dai suoi Paesi satelliti (Austria, Olanda, Danimarca ecc.).

In realtà, secondo dati Eurostat [1], in Italia il salario mediano orario ("Median gross hourly earnings") è sostanzialmente allineato alla media dell'UE-27. In particolare, l'Italia si trova all'11esimo posto su 27, il che vuol dire che ci sono 10 Paesi europei più ricchi e 16 meno ricchi. Tutto questo vale sia quando si considera il costo della vita ("Purchasing power standard", PPS), che quando non lo si considera.

Tuttavia, poiché ci sono Paesi (soprattutto nell'Europa orientale) con retribuzioni di molto inferiori alla media, inevitabilmente ci sono altri Paesi con retribuzioni di molto superiori alla media (concentrati soprattutto nel Nord Europa), e quest'ultimo aspetto contribuisce a dare una sensazione di "povertà" in Italia che risulta a mio avviso non fondata o esagerata.

Vanno considerati anche i divari tra l'Italia del Nord, dove la presenza di aziende più solide consente di spuntare retribuzioni decisamente più alte, e l'Italia del Sud che (ahimé) soffre di una carenza di tali aziende.

Lo stesso discorso vale per il tasso di disoccupazione [2], dove è effettivamente tra i più alti d'Europa nel Sud Italia, ma non così alto nel Nord Italia, dove la percentuale di disoccupati è più bassa della Francia (ma più alta della Germania).

Un'ultima nota che riguarda la corruzione. Credo che questo si riferisca più ad una corruzione "percepita" che reale, spesso alimentando cliché e pregiudizi [3]. Qualche anno fa, uno studio della Banca d'Italia intitolato "L'impatto dei media sulla percezione della corruzione" [4] ha mostrato il ruolo determinante e distorsivo dei media su questo tema.

In ogni caso, l'Italia negli ultimi anni ha fatto molti progressi anche sul piano della corruzione percepita. Secondo un'indagine dell'Istat [5], in meno di dieci anni la corruzione si è dimezzata e il voto di scambio notevolmente ridotto. Anche questo deve essere riconosciuto.

In conclusione, penso che sia i vizi che le virtù dell'Italia siano largamente sovrastimati. Da un lato, non è propriamente vero che abbiamo "il cibo migliore del mondo", che ci rilassiamo come se non dovessimo mai lavorare o che le "passeggiate" ci fanno vivere a lungo, come si dice in modo un po' superficiale in questo articolo. Dall'altro lato, non è nemmeno vero che l'Italia è sull'orlo del disastro ("teetering on the brink of disaster"), o che siamo il Paese più povero e corrotto d'Europa. Si tratta, in entrambi i casi, di semplificazioni eccessive che andrebbero evitate in un dibattito di qualità che punta alla ricerca della verità.

Verità che vede l'Italia essere un Paese del primo mondo, ad alto reddito e con un'aspettativa di vita in salute molto alta, ma come si dice in una famosa telenovela, "anche i ricchi piangono", e dunque anche l'Italia ha i suoi problemi e le sue sfide da affrontare. Magari più di alcuni altri, ma meno di molti altri, e non c'è bisogno né di esaltare gli aspetti positivi né di fare un dramma di quelli negativi.

Leonardo Greco

Fonti:

[1] https://pagellapolitica.it/fact-checking/salari-italia-europa

[2] https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Unemployment_statistics_at_regional_level#Regional_unemployment_rates

[3] https://www.ilfoglio.it/economia/2024/06/07/news/percezione-vs-realta-in-italia-la-corruzione-e-in-netto-calo-6620048/

[4] https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/temi-discussione/2015/2015-1043/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102&dotcache=refresh

[5] https://www.istat.it/comunicato-stampa/la-corruzione-in-italia/#:~:text=Nell'ultima%20indagine%20

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